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Michele Bravi esorcizza le sue paure con "La geografia del buio"

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 28 gen 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

A distanza di quattro anni da "Anime di carta", l’album certificato disco d’oro e contenente il singolo doppio platino "Il diario degli errori", l'artista torna con un progetto musicale profondamente diverso da tutta la produzione precedente. Un album con una grande forza evocativa. È un disco che nasce dalla solitudine, da una voce che, dopo tanto tempo silente, ora ha ripreso a cantare. Tutto ruota intorno alla voce e a un pianoforte particolare, non perfetto e con una sua storia: un pianoforte verticale difficile da suonare, portatore di una vita vissuta ai primi del Novecento. Si aggiungono tutte le voci registrate nel salotto di casa con in sottofondo i rumori della quotidianità. Michele Bravi emoziona con "La geografia del buio", un disco che si ascolta col ritmo di un romanzo.


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